Dopo un anno estremamente proficuo sul fronte Superbonus 110%, Kerr si apre ai nuovi incentivi dedicati al settore hospitality stringendo una partnership con Playhotel Next, società di consulenza alberghiera.
Chiediamo ad Andrea Coli, Manager BU Efficientamento Energetico, di approfondire i motivi del sodalizio tra le due note aziende romane.
Dott. Coli, cosa ha spinto Kerr a cercare un partner nel mondo alberghiero?
La nostra natura. Fare “semplicemente” cassa, accumulare cantieri sull’onda della frenesia da incentivi non fa parte del nostro DNA. Entrare in un nuovo mercato richiede preparazione e metodo.
Non possiamo guardare agli hotel come semplici edifici. Quello dell’hospitality è un mondo complesso, un microcosmo con regole proprie ed un delicato equilibrio interno: impossibile improvvisare.
Solo padroneggiando le dinamiche che regolano il business alberghiero possiamo offrire una consulenza realmente valida ed efficace. D’altronde sarebbe impossibile creare valore aggiunto per un cliente senza conoscerlo profondamente.
Playhotel Next lavora nel settore hospitality da trent’anni; non potevamo individuare un compagno di viaggio migliore.
La realtà Kerr – Playhotel Next è unica nel suo genere.
Verissimo, azzarderei che siamo gli unici in Italia a proporre questa tipologia di servizio.
Che tipo di offerta state costruendo, dunque?
Offriremo una consulenza globale, che porti l’hotel a performare al massimo delle sue capacità. Ottimizzeremo i processi di ogni reparto aziendale, abbattendo i costi e individuando nuove possibilità di guadagno per la struttura.
Nello specifico, Playhotel Next si concentrerà sugli aspetti gestionali e strategici, andando a lavorare in maniera strutturata su costi e ricavi; Kerr si attiverà sul lato tecnico, fornendo soluzioni ad hoc per l’efficientamento, la riqualificazione edilizia e la digitalizzazione dei sistemi.
È importante sottolineare che, nonostante le competenze verticali diversissime, Playhotel Next e Kerr lavoreranno come un unico team, condividendo obiettivi, percorso e metodologia di lavoro.
Concentriamoci sulle attività Kerr: approfondisca per noi.
Partirei da uno dei temi più cari agli albergatori, quello del contenimento dei costi, cruciale in un periodo di limitazioni come quello appena vissuto.
Kerr lavorerà al monitoraggio dei consumi e al conseguente efficientamento termico ed energetico della struttura, spingendo sull’integrazione di sistemi di Building Automation. In fase iniziale questa attività potrebbe portare, da sola, ad un abbattimento dei costi del 30%.
Lavoreremo inoltre all’introduzione di sistemi di autoproduzione, in grado di rendere l’hotel autonomo dal punto di vista energetico. Questa transizione, oltre ad un evidente beneficio economico per la struttura, consente anche un’enorme ritorno in termini d’immagine.
In questi anni abbiamo assistito alla nascita di una nuova tipologia di clienti, disposti a pagare di più per un servizio che rispetti criteri di sicurezza e sostenibilità. Muoversi ora permetterà a qualsiasi tipologia di struttura, anche di piccole dimensioni, di essere competitiva sul mercato di domani.
Ha citato la Building Automation, prevista, fra l’altro, dalla normativa Superbonus alberghi 80%. Di cosa si tratta in concreto?
Quando parliamo di Building Automation il nostro pensiero va a maggiordomi virtuali e interruttori a controllo vocale. Ma la Building Automation è molto altro, e riserva enormi possibilità per le strutture alberghiere.
Ci dica di più.
In linea teorica, tutto nel nostro albergo può essere monitorato e reso “intelligente”: ascensori, sistemi d’allarme, utenze elettriche, climatizzatori. Per farlo, è sufficiente, dotare gli apparecchi di appositi sensori e misuratori. Una volta connessi al software, questi dispositivi saranno in grado di restituirci un flusso costante ed intellegibile di informazioni sul loro funzionamento.
Sarà un po’ come poter osservare l’hotel sotto un nuovo punto di vista. Avremo il controllo su consumi, aspetti manutentivi e di sicurezza – perfino sulla salubrità degli ambienti!- rigorosamente in tempo reale.
Oltre ad aiutarci a contenere le spese e ad offrire un servizio più confortevole, queste informazioni saranno utilissime anche a livello strategico. In ambito Revenue, ad esempio: potremmo monitorare i consumi di ogni stanza e scoprire che nei weekend il consumo elettrico è doppio rispetto ai feriali, modulando le nostre tariffe di conseguenza.
Che valore aggiunto ha portato la partnership con Playhotel Next?
Mi verrebbe da dire: ad oggi parliamo la stessa lingua degli albergatori. Riusciamo a valutare i nostri interventi in ottica di Controllo Gestione, Revenue e ritorno d’immagine, tenendo conto di aspetti che per gli albergatori sono vitali.
Ad esempio?
Sono tantissimi i dettagli da tenere in considerazione. È fondamentale, ad esempio, strutturare un piano lavori che non penalizzi l’attività di vendita o crei disagio agli ospiti. In ambito tecnico, si dovranno privilegiare le soluzioni di facile manutenzione; nel design, ci indirizzeremo su finiture e prodotti ergonomici, di un’eleganza senza tempo.
Immaginiamo di progettare un cappotto termico. Oltre a scegliere la soluzione che apporti i maggiori vantaggi in termini di isolamento, dovremo valutare il prodotto in termini fono assorbenza, facilità di manutenzione e pregio dei materiali. Conoscendo nel dettaglio i dati storici della struttura, così come le previsioni occupazionali, individueremo il periodo più adatto per avviare i lavori.
Da questo punto di vista, la partnership con Playhotel Next ci fornirà insight preziosissimi. Non lo nascondo: sono convinto che il nostro lavoro sul comparto turistico, così impostato, porterà a grandi risultati.