Il solar cooling, la tecnologia che sfrutta il calore del sole per raffreddare gli ambienti. Scopriamo come funziona e quali vantaggi ci riserva.
Cos’è il solar cooling
Il solar cooling è una tecnologia di nuova generazione, che sfrutta i raggi solari per produrre freddo. Il sistema funziona abbinando un normale impianto solare termico ad appositi macchinari refrigeranti, capaci di convertire il calore in aria condizionata o acqua refrigerata.
Vantaggi e svantaggi
Essendo un sistema ancora poco conosciuto e sfruttato,questo sistema presenta costi di installazione piuttosto alti. I vantaggi di applicazione tuttavia, soprattutto in ambito industriale, sono indiscussi:
- Minimo consumo energetico
- Spese di manutenzione estremamente basse
- Emissioni Co2 quasi nulle
- Possibilità di realizzare impianti integrati per il raffreddamento estivo e il riscaldamento invernale
- Basso inquinamento acustico
- Basse temperature d’esercizio.
Solar cooling per l’industria
Considerando costi e taglie delle macchine frigorifere necessarie, il solar cooling è sicuramente indicato per i grandi ambienti dotati di un sistema di condizionamento centralizzato, ovvero capaci di garantire la circolazione di aria/acqua fredda nelle varie zone dell’edificio attraverso una rete di distribuzione.
Industrie, uffici, strutture ricettive e impianti sportivi potrebbero essere i candidati ideali per l’installazione di questo impianto. A tal proposito ricordiamo che imprese e pubbliche amministrazioni interessate all’installazione di un sistema di pannelli solari abbinato a sistema solar cooling potranno sfruttare l’agevolazione Conto Termico 2.0, recuperando in un anno fino al 65% delle spese.
Solar cooling in ambito domestico: è fattibile?
I dispositivi disponibili in commercio hanno potenza minima molto elevata (nell’ordine dei 20 KW freddi) e dimensioni ragguardevoli, che ne rendono difficile la collocazione in ambito domestico. Basti pensare che l’apparecchio di dimensioni minori (15 kwh di potenza frigorifera) richiede, per il corretto funzionamento, una superficie di pannelli solari di circa 45 metri quadri. L’investimento, in questo caso, potrebbe essere superiore ai 30.000 euro.
In attesa di ulteriori sviluppi per l’ambito domestico, consideriamola una tecnologia da tenere sott’occhio. Non siamo i soli a pensarla così: l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) prevede che entro il 2050 il 17% della domanda mondiale sarà coperta proprio dal solar cooling.
Produrre di più, quando serve, per non sovraccaricare la rete
Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale dei cosiddetti condizionatori multi localizzati. Vuoi per il costo ridotto, vuoi per la mancanza di una visione più ampia, la massiccia crescita di questi impianti ha spostato il picco di richiesta dai mesi invernali a quelli estivi, creando notevoli problemi alla rete.
Il fenomeno dei blackout estivi, sempre più frequenti a livello nazionale e mondiale, ne è la riprova. L’interruzione temporanea del servizio, vissuta dal comune cittadino come un fastidioso inconveniente, può comportare enormi disservizi per il settore industriale e terziario, con perdite economiche importanti.
Alla luce di quanto detto, diventa prioritario individuare nuove tecnologie capaci di alleggerire il carico sulla rete nei mesi estivi. Il solar cooling risolve egregiamente il problema
In questi impianti, infatti, il picco di richiesta coincide con i mesi di maggiore produttività.