Utilizzato abitualmente nel Nord Europa, si sta oggi imponendo anche in Italia come una valida alternativa alle tradizionali soluzioni che prevedono la distruzione delle tubazioni preesistenti e la completa sostituzione della canalizzazione ammalorata. Stiamo parlando del relining, che rientra nelle tecnologie “NO DIG”, ovvero senza scavo, e permette di effettuare la riparazione degli impianti idraulici o fognari senza rompere pavimenti e pareti.
Che cos’è il relining?
Quando si scopre una perdita nelle tubature è sempre un brutto colpo per i proprietari di un’abitazione. Pavimenti e muri rotti, lavori interminabili e costi esagerati.
Possiamo dire che oggi potrebbe esserci un’altra opzione.
Il relining è un metodo non distruttivo che viene utilizzato per riparare e risanare le tubazioni di scarico rivestendo dall’interno il tubo esistente con diversi strati di un particolare composito plastico rinforzato, resistente ad agenti chimici. Grazie a questo metodo possono essere risanate le tubazioni di scarico di piccolo diametro (scarichi pluviali, tubature dei riscaldamenti, colonne di scarico acque scure, acque bianche di una casa, un condominio, un edificio storico) oppure di diametro maggiore (condotte fognarie, condotte industriali…), il tutto senza rompere muri, pavimenti o strade.
Il relining assicura il recupero strutturale della vecchia tubazione, è infatti indicato anche come tecnica di riparazione di tubazioni in pessimo stato di conservazione, ad esempio con vere e proprie parti mancanti.
Le fasi del relining
In base al grado di deterioramento delle tubazioni il risanamento può essere totale o puntuale.
Le principali fasi del relining si possono suddividere in:
- video ispezione delle tubature per verificare l’effettivo stato di usura e individuare il danno in maniera precisa;
- rimozione dei depositi che si sono accumulati sulla superficie interna del tubo per far aderire al meglio la resina termoplastica;
- applicazione di una resina termoplastica che va a creare una struttura autoportante interna resistente agli agenti chimici e all’usura. Il composito, una volta indurito, forma un sistema di scarico nuovo, sicuro, di un lieve spessore che varia tra i 2 mm e i 12 mm, con una durata certificata di almeno 50 anni;
- video ispezione conclusiva, al termine dei lavori, per verificarne la buona riuscita.
I vantaggi di un sistema NO DIG
I vantaggi di ricorrere alla tecnologia relining sono diversi, nel dettaglio:
- è un sistema non invasivo perché avviene all’interno dei tubi esistenti;
- rapidità d’intervento rispetto alla tradizionale sostituzione dello scarico perché non c’è bisogno di rompere o spaccare;
- è più economico in quanto non necessita di demolizione e ricostruzione di pavimentazioni e pareti;
- è ecologico in quanto non c’è smaltimento di materiali di risulta.
Per garantire un ottimo risultato di risanamento, è importante rivolgersi ad una ditta specializzata che sia in grado di scegliere la corretta tipologia di materiali da impiegare sulla base del tipo di tubazione da risanare, del fluido trasportato, del diametro, della presenza o meno di curve (anche accentuate) o cambi di sezione.
I costi dell’intervento
I parametri per calcolare il costo di un intervento di relining dipendono essenzialmente dal materiale utilizzato per formare la guaina interna, dalla difficoltà dell’intervento, dallo stato in cui si trovano le tubature e dalle loro dimensioni.