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Sia che si tratti di una nuova costruzione o di un progetto di riqualificazione, esiste un sistema costruttivo in grado di offrire molti vantaggi in termini di risparmio energetico, isolamento acustico e di protezione della struttura. Stiamo parlando della facciata ventilata.

Scopriamo insieme come è composta, qual è il principio di funzionamento e quali sono i materiali più adatti.

Come è composta la facciata ventilata

Le facciate degli edifici hanno il compito di relazionarsi con il contesto che li circonda e regolare gli scambi di calore con l’interno, assicurando agli abitanti il massimo comfort abitativo.

La facciata ventilata si posiziona come una soluzione a metà strada tra le facciate continue e i sistemi a cappotto. 

È considerato un sistema “a sbalzo” che consente l’installazione a secco, tramite ancoraggio degli elementi di rivestimento che risultano comunque strati indipendenti rispetto all’edificio.

I quattro strati funzionali

La composizione della facciata ventilata consta di quattro strati funzionali:

  • struttura portante in muratura o altro materiale, adeguata a sostenere gli altri strati;
  • strato di isolante continuo applicato “a cappotto” sul lato esterno della parete portante;
  • intercapedine d’aria;
  • dispositivi di sospensione;
  • pannelli di rivestimento esterno realizzabili con diversi materiali: laterizi, doghe, lamiere, cristalli, pietre naturali, pannelli cementizi o in fibro-cemento.

Lo strato isolante viene posato direttamente sulla facciata esterna dell’edificio a formare uno strato continuo a cui vengono agganciati, a secco, i dispositivi di sospensione, composti da un sistema di montanti e/o traversi.

Questi, oltre a costituire il sistema di ancoraggio per i pannelli di rivestimento, generano una camera d’aria di spessore 3 – 5 cm, collegata con l’esterno mediante bocche di areazione poste alla base e alla sommità del sistema tecnologico.

La facciata ventilata e l’effetto camino

La facciata ventilata si caratterizza per la presenza di un‘intercapedine d’aria, tra il rivestimento esterno e la parete dell’edificio, dove all’interno si genera il fenomeno detto effetto camino.

La base del funzionamento di una facciata ventilata, e anche l’origine del suo nome, è infatti  il moto convettivo naturale dell’aria che si genera all’interno dell’intercapedine, a causa della differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno di questa camera d’aria.

Il movimento d’aria, o effetto camino, consente una ventilazione continua che apporta benefici dal punto di vista energetico, del comfort e della salubrità in quanto elimina l’umidità in eccesso, aumenta l’isolamento termico invernale e migliora il raffrescamento estivo.

L’intercapedine ha di solito una larghezza compresa tra i 3 e i 5 cm, senza ostacoli interni che impediscano il flusso d’aria, permesso da apposite griglie di aerazione poste ai piedi della facciata e alla sua sommità.

Il funzionamento estivo e invernale

Andiamo a spiegare nel dettaglio il funzionamento della facciata ventilata sia per quanto riguarda la stagione estiva sia per quella invernale.

In estate l’incidenza dei raggi solari sul rivestimento esterno provoca un innalzamento della temperatura all’interno dell’intercapedine. Questo, di conseguenza, dà luogo ad un movimento d’aria calda verso l’alto, fuori l’intercapedine, che abbassa la temperatura interna e attenua l’effetto dei raggi solari sull’edificio.

Nei mesi invernali, invece, quando la radiazione solare è meno intensa, il movimento d’aria nell’intercapedine permette lo smaltimento del vapore acqueo al suo interno, riducendo umidità e condensa negli ambienti interni all’edificio.

Per gestire al meglio la ventilazione si installano appositi sistemi di apertura dell’intercapedine, che possono essere anche regolati da remoto.

I diversi tipi di materiali

Il rivestimento esterno della facciata ventilata può essere realizzato con pannelli e materiali di diverso tipo, in base all’estetica che si vuole dare all’edificio. Per quanto riguarda gli edifici esistenti, grazie alla facciata ventilata è possibile dare un aspetto completamente nuovo alla struttura.

Per far si che la facciata ventilata presenti vantaggi di isolamento acustico e termico, di risparmio energetico e aumento del comfort, i materiali utilizzati per il rivestimento devono avere delle caratteristiche specifiche:

  • elevata resistenza meccanica; 
  • elevata resistenza agli sbalzi termici; 
  • limitato assorbimento d’acqua; 
  • incombustibilità; 
  • resistenza dei colori alla luce solare; 
  • resistenza agli attacchi chimici e allo smog; 
  • leggerezza e lavorabilità; 
  • limitata manutenzione.

I materiali più utilizzati in commercio sono alluminio, gres porcellanato, legno, pietra, policarbonato.