In attesa dell’apertura della piattaforma strutturata dal Ministero del Turismo, ecco una breve guida alle modalità di compilazione della domanda per accedere al superbonus hotel. Buona lettura!
Non sappiamo ancora quando la piattaforma ministeriale sarà on line e operativa. In attesa di ulteriori specifiche, ricordiamo un punto fondamentale: le candidature saranno considerate in ordine di arrivo, fino ad esaurimento fondi. Bene, dunque, farsi trovare pronti e chiudere la pratica nel minor tempo possibile.
Prepariamoci al meglio scoprendo cosa ci aspetta.
Primo accesso e registrazione
Per prima cosa, dovremo registrarci sulla piattaforma inserendo le nostre credenziali SPID. Da qui, potremo accedere alla nostra area personale e iniziare a compilare la domanda.
Niente ansia da prestazione: non dovremo completare tutto il processo in un’unica sessione.
I nostri progressi saranno salvati automaticamente, in più, avremo 30 giorni dal primo accesso per caricare tutti i documenti richiesti.
Attenzione! Il lasso di tempo ragionevolmente lungo non deve essere inteso come un invito a temporeggiare: cerchiamo di completare la domanda velocemente preparando tutti gli allegati in anticipo.
Entriamo dunque nel dettaglio. La nostra domanda si comporrà di tre sezioni:
- Sezione anagrafica,
- Sezione Interventi,
- Sezione dichiarazione e documentazione.
Analizziamole una per una.
La sezione anagrafica
All’interno di questo primo modulo dovremo inserire tutte le informazioni relative al soggetto richiedente e al legale rappresentante, inclusa fotocopia di un documento in corso di validità.
Dovremo poi indicare:
- Classificazione della struttura ricettiva;
- Dettagli sulla sede presso cui sarà realizzato l’intervento (compresi dati catastali);
- Coordinate bancarie del conto su cui accreditare gli importi, qualora riconosciuti.
Per coloro che sono soggetti all’obbligo assicurativo INAIL e/o ad obblighi contributivi INPS, sarà infine necessario allegare DURC in corso di validità.
La sezione interventi
Senza dubbio, la sezione più complessa delle tre. Difficile cavarsela da soli: per completare il tutto avremo bisogno di competenze tecniche specifiche in campo finanziario e ingegneristico. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi a un general contractor, capace di raccordare le figure professionali coinvolte e fornire tempestivamente la documentazione richiesta.
Veniamo al dunque.
Per prima cosa, dovremo fornire un elenco dettagliato degli interventi da svolgere, completo di data di inizio e fine lavori.
Ricordiamo, a tal proposito, che i progetti dovranno concludersi entro 24 mesi dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari ammessi. In caso di ritardi, potremo chiedere un’ulteriore proroga di sei mesi, a patto di terminare i lavori entro il 31 dicembre 2024, data ultima fissata dal Ministero del Turismo.
Pena inammissibilità della pratica, dovremo allegare:
- Copia delle autorizzazioni necessarie agli interventi (DIA,SCIA, CILA o CILAS), permessi di costruzione ed eventuali nullaosta paesaggistici;
- Documento di sintesi del progetto, comprensivo di descrizione dettagliata degli interventi da realizzare;
- Relazione tecnica completa di elaborati grafici che illustrino l’evoluzione dell’immobile (stato attuale, risultato a fine lavori).
- Elenco dei preventivi, con dettaglio delle singole voci di spesa e specifiche sulle richieste di finanziamento.
- Dichiarazione d’impegno del soggetto richiedente a fornire, ogni sei mesi, una relazione sull’impiego dei finanziamenti riconosciuti.
Sezione dichiarazione e documentazione
L’ultima sezione, prettamente burocratica, serve a certificare lo stato di salute dell’azienda.
Fermo restando che il numero dei documenti da caricare dipenderà dalle caratteristiche della struttura e dalla natura degli interventi, dovremo allegare:
- Dichiarazione che attesta di essere in regola rispetto alla situazione contributiva e fiscale;
- Dichiarazione con cui si certifica di non trovarsi in stato di fallimento;
- Dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A., utile per consentire alla Pubblica Amministrazione di effettuare le verifiche antimafia, come da normativa vigente in materia;
- Documentazione relativa al rispetto delle norme in materia di sicurezza a sostenibilità ambientale;
- Certificato di asseverazione prodotto e firmato da un tecnico abilitato con cui viene dichiarato fattibile lo svolgimento dei lavori entro le date di inizio e fine indicate nella domanda di accesso alle agevolazioni.
In caso di interventi volti ad incrementare l’efficientamento energetico, ci saranno richiesti ulteriori documenti:
- Attestato di prestazione energetica pre-intervento (APE PRE);
- Asseverazione dei requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici;
- Certificazione di guadagno energetico dei servizi ricettivi;
- Ove necessario, certificazione delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica.
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Rispetto al superbonus 110%, l’accesso ai fondi superbonus 80% è certamente più snello, ma non privo di difficoltà.
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- Progettazione interventi (riqualificazione edilizia, efficientamento energetico, building automation)
- Sottoscrizione della domanda sulla piattaforma del Ministero del Turismo
- Gestione di tutti gli aspetti esecutivi, burocratici e finanziari.