La progettazione di impianti fotovoltaici coinvolge oggi un numero sempre crescente di attori, che trovano nel modello collaborativo BIM il proprio strumento di riferimento. In questo articolo esamineremo le potenzialità dei BIM Tool nel fotovoltaico.
L’integrazione architettonica del fotovoltaico è ormai un trend consolidato.
Con questa definizione si fa riferimento all’impiego di moduli fotovoltaici in sostituzione di componenti edili tradizionali, che assumono duplice valore di componente costruttivo e generatore di energia.
Questa pratica permette di valorizzare l’uso di superfici marginali come facciate e coperture, generando energia direttamente in contesti urbani, dove serve e quando serve.
L’importanza del supporto BIM
La progettazione integrata richiede uno sforzo superiore da parte di tutti i professionisti coinvolti, nonché una nuova metodologia di lavoro, collaborativa e simultanea. Uno spazio virtuale in cui ciascun stakeholder (progettista, tecnico, manutentore) possa dare il proprio contributo alla costruzione, condividendo in maniera sicura e dinamica dati e attività.
Lo standard attuale, che vede il passaggio del progetto “di mano in mano” e, solo alla fine, una sostanziale rilavorazione per correggere ogni possibile incongruenza, risulta inadatto a gestire progetti così complessi. La necessità di semplificare, pena il rischio di finire risucchiati in un continuo ciclo di feedback e aggiustamenti, andrebbe a penalizzare i progetti più ambiziosi, limitando fortemente il grado di innovatività di una struttura.
Il BIM, in questo campo, mostra appieno tutto il suo potenziale: nei prossimi anni, l’impiego di questa metodologia darà vita a progetti ritenuti prima “impossibili”, vere e proprie pietre miliari nella storia dell’ingegneria e dell’architettura contemporanea.
L’integrazione di software BIM nel fotovoltaico
I nuovi software per la progettazione di impianti fotovoltaici dovranno essere BIM tools, capaci di dialogare agevolmente con il modello parametrico.
Grazie ad essi, la progettazione sarà enormemente semplificata. Il professionista potrà individuare con un semplice click la superficie ottimale per l’installazione del campo fotovoltaico; sarà il software stesso a calcolare la superficie utile all’integrazione dei moduli.
Non è tutto. I nuovi applicativi avranno funzionalità specifiche per il riconoscimento automatico della giusta inclinazione e del corretto orientamento, utili a definire il miglior posizionamento possibile. Il riconoscimento di possibili ostacoli permetterà di simulare la proiezione di ombre vicine, per un calcolo immediato di eventuali zone d’ombra d’ostacolo ai moduli.
In funzione di criteri progettuali prestabiliti, come, ad esempio, massima produzione annua e massima potenza, si individuerà in maniera automatica il corretto numero di moduli da installare.
La possibilità di esportare, a beneficio di altri progettisti coinvolti, il modello BIM completo di pannelli fotovoltaici, abbatterà infine il rischio di commettere errori di distrazione, tipici del disegno a mano con CAD.
Vantaggi collaterali
L’utilizzo di metodologie BIM garantisce un dialogo costante tra dispositivi informatici e un coordinamento efficace tra i vari settori progettuali. Questo si traduce, per tutti i professionisti, in una serie di vantaggi collaterali a cascata, che potremmo riassumere nel seguente elenco:
- sostanziale riduzione dei tempi previsti per il calcolo di un preventivo (fino all’80% del tempo in meno);
- riduzione degli errori di progettazione e relativi costi;
- riduzione dei tempi di progettazione e consegna;
- abbattimento dei costi di produzione fino al 30%