Un argomento molto dibattuto a cui finalmente l’Enea ha dato chiarimenti.
È del 14 maggio 2021 l’aggiornamento delle FAQ con l’aggiunta della numero 16.D Ecobonus in cui viene esplicitato proprio questo quesito: la Ventilazione Meccanica Controllata può rientrare nella maxi agevolazione solo a determinate condizioni.
Ventilazione Meccanica Controllata sì, ma solo a specifiche condizioni
Il cambio di rotta di Enea sull’eventualità di far rientrare la Ventilazione Meccanica Controllata all’interno del Superbonus 110% non è stata assoluta, infatti i casi ammessi sono sostanzialmente due:
- quando si realizzano interventi riguardanti le strutture opache delimitanti il volume climatizzato verso l’esterno (cioè in caso di realizzazione del cappotto termico);
- quando sono associati ad un intervento di sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale.
Ventilazione meccanica Controllata e Cappotto termico
Gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) quando realizzati congiuntamente agli interventi di coibentazione delle superfici opache, rientrano nel Superbonus 110% nei limiti di spesa, detrazione e costo specifico a quest’ultimi riservati.
Va però verificata la condizione che l’impianto in questione rappresenti l’unica soluzione per garantire l’assenza di muffe o condense interstiziali non potendo procedere all’eliminazione di tutti i ponti termici.
In conformità alla UNI EN ISO 13788, infatti, nel momento in cui si realizzano interventi che riguardano le strutture opache delimitanti il volume climatizzato verso l’esterno, ad esempio il cappotto termico, è necessario procedere alla verifica dell’assenza di rischio di formazione di muffe e di condensazioni interstiziali.
Nel caso in cui, sempre secondo Enea, pur considerando il numero di ricambi d’aria naturale previsto dalla norma UNI-TS 11300-1 e provvedendo per quanto possibile alla correzione dei ponti termici, possa permanere il pericolo di formazione di muffe o condense in corrispondenza di essi, i sistemi di VMC rientrano a tutti gli effetti nella maxi detrazione, in quanto rappresentano l’unica soluzione tecnica possibile.
Il ruolo del tecnico professionista
Questa situazione deve, però, essere verificata da un tecnico professionista.
L’iter infatti prevede che il professionista abilitato alleghi come parte integrante e sostanziale dell’asseverazione di cui al D.M. 6 Agosto 2020 (il c.d. DM Requisiti Tecnici) una relazione tecnica dalla quale emerga la necessità dell’installazione di impianti di VMC come unica soluzione a garantire l’assenza di muffe o condense interstiziali.
Ma non è tutto. La relazione dovrà inoltre dimostrare che il sistema di Ventilazione Meccanica Controllata installato comporti un risparmio energetico sia rispetto alla situazione che prevede la massima correzione dei ponti termici, sia rispetto alla situazione che prevede un numero di ricambi d’aria naturale pari a quello previsto dalla norma UNITS 11300-1, nell’ipotesi che sia alimentato esclusivamente con energia elettrica prelevata della rete.
Per questo motivo risultano ammissibili esclusivamente i sistemi di VMC dotati di recupero di calore.
VMC e sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale
Un altro punto chiarito dall’Enea riguarda la possibilità di usufruire del Superbonus 110% se l’installazione dei sistemi di VMC avviene contestualmente ad un intervento di sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale con un impianto con fluido termovettore ad aria e siano con esso strettamente integrati.
Essendo in questo caso parte integrante dell’impianto di climatizzazione invernale, i sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata godono degli stessi massimali, detrazione e costo specifico fissati per gli impianti di cui sopra.
Anche in questo caso il sistema di VMC installato deve garantire un risparmio energetico, da asseverare mediante relazione di un tecnico abilitato, esattamente come nella prima opzione.