Per chi vuole vendere, o semplicemente aumentare il valore del proprio immobile, l’efficienza energetica rappresenterà negli anni a venire una componente sempre più importante, che sarebbe sconsiderato ignorare.
Vediamo insieme perché.
Vuoi aumentare il valore della tua casa? Ora è il momento di riqualificare.
Rendere appetibile un immobile di classe energetica inferiore (D,E,F,G), diventerà, in un prossimo futuro, sempre più complesso.
Secondo le stime di immobliare.it nei prossimi dieci anni gli edifici “energivori” rappresenteranno l’eccezione e non la regola, ponendosi in un mercato molto più competitivo di quello attuale.
Si calcola infatti che nel 2030 circa un quarto del patrimonio immobiliare italiano sarà energeticamente efficiente (classe energetica A e B); con un ulteriore 52% di edifici che avrà raggiunto, grazie a riqualificazioni ambientali e d’uso, una condizione energetica adeguata (classe C).
C’è di più: in queste stime non sono inclusi gli edifici di nuova costruzione che, per direttiva europea 2010/31/EU, saranno concepiti con impatto energetico quasi nullo.
Un immobile di classe D o inferiore, seppur in ottime condizioni, incontrerà con il passare del tempo sempre più resistenza da parte del mercato. In quest’ottica, è fondamentale agire il prima possibile, sfruttando l’irripetibile opportunità offerta dal Superbonus 110%.
Una casa energeticamente efficiente vale di più e si vende più in fretta.
I dati di immobliare.it indicano che una casa energeticamente efficiente, a parità di caratteristiche, viene valutata – in media – fino al 12% in più rispetto ad una di classe energetica inferiore. Su un immobile di 200.000 mila euro, questo si traduce in un aumento di valore pari a 24.000 euro.
Una cifra considerevole, soprattutto se si tiene in considerazione che ad oggi il Superbonus 110% permette di effettuare la ristrutturazione a costo zero per l’utente finale.
I guadagni si fanno ancora più alti se il nostro immobile raggiunge l’eccellenza in campo energetico: prendiamo l’esempio di Roma e Firenze, dove un bilocale di classe A costerà rispettivamente il 29,18% e il 21% in più rispetto a uno di classe C.
La rapidità di compravendita è un altro elemento da tenere in considerazione. In media, un immobile efficientato viene venduto più velocemente, con una riduzione dei tempi di trattativa che passa dagli otto a i quattro mesi.
Superbonus 110%: non solo aumento del valore immobiliare
Per chi non fosse interessato a vendere, ma semplicemente ad investire sul proprio immobile, i ritorni economici di un efficientamento comprenderebbero anche una notevole riduzione delle spese per la climatizzazione (estiva e invernale) e un drastico abbattimento dei costi di manutenzione dell’edificio.
Concludiamo evidenziando un ultimo vantaggio, di natura non prettamente economica. Un immobile efficientato – oltre ad essere garanzia di salubrità e sicurezza – contribuisce, con le sue ridotte emissioni, al processo di decarbonizzazione, rivelandosi la scelta più responsabile anche a livello sociale.
In conclusione:
Scegliere di ristrutturare ora approfittando della detrazione del Superbonus 110% significa ottenere di più, a costo zero, senza alcuna rinuncia. Vuol dire incrementare il valore ed il comfort della propria abitazione, investendo sul benessere e la salute dell’intera famiglia.